Sincera sincera???
Adoro le damigelle!!! E’ vero, non
sono nostra usanza ma non è che tutto quel che importiamo debba essere per
forza negativo, o no? Ma tanto le mode dilagano, fanno il giro del mondo e se
poi sono anche piacevoli, che male c’è?
La tradizione italiana vuole che, in ogni tipologia di matrimonio, a
precedere la sposa se possibile siano dei bambini
(damigelle o paggetti) ai quali assegnare il compito di spargere petali sui
quali la sposa avanzerà nel corteo nuziale e portare il cuscino con le fedi.
Scelti tra i figli di amici e parenti dovranno avere tendenzialmente tra i 4 e
gli 8 anni in modo da poter svolgere il compito loro affidato con
consapevolezza.
Seguendo una cerimonia formale, una
damigella aprirà il corteo nuziale spargendo appunto petali di rosa (non in un
tutte le chiese è concesso, ricordatevi quindi di verificare la possibilità con
l’officiante per tempo) o in alternativa portando un piccolo bouquet; subito
dietro un paggetto porterà il cuscino delle fedi che depositerà sui cuscini
dell’inginocchiatoio ove si posizioneranno gli sposi. A seguire la sposa
accompagnata dal padre con due damigelle
che le reggono il velo o lo strascico e a chiudere gli atri paggetti (se ci
sono) che seguiranno in fila per due le damigelle preposte al velo.
Una volta terminata la cerimonia ed
espletato il rito di firme e fotografie, i paggetti e le damigelle, a coppie,
riapriranno il corteo nuziale per l’uscita dalla Chiesa.
Ma veniamo a noi… Quanto fascino
hanno i matrimoni, che ormai ogni trasmissione televisiva che tratti di wedding
ci propina, con tutte le damigelle vestite uguali che circondano la sposa???
Ormai, sdoganata l’eccessiva
formalità, anche i matrimoni “normali” possono impreziosirsi di questa
bellissima usanza.
La presenza delle damigelle adulte, rito che noi importiamo dalla
cultura anglosassone, ha origini molto
antiche. Nell’antico Egitto si credeva infatti che, per proteggerla dalle
nefaste influenze di spiriti maligni, fosse necessario circondare la sposa di
fanciulle vestite di abiti candidi e sfarzosi, adornate di fiori ed accessori
affinché gli spiriti, non riuscendo a riconoscerla, non potessero portarle
sventura. Questa è anche una delle motivazioni per cui alle sole damigelle è
concesso l’abito bianco il giorno delle nozze.
Le damigelle d’onore sono di solito
le sorelle e/o comunque le amiche più care della sposa che sono chiamate ad
affiancarla sia durante i preparativi, che il giorno del matrimonio stesso
coordinando per esempio i paggetti e le damigelle piccole.
Laddove non fosse prevista la
presenza di una wedding planner
professionista, avranno l’arduo compito di gestire, oltre i paggetti e le
damigelle più piccoli, tutte quelle più o meno piccole difficoltà e
contrattempi che ogni matrimonio riserva, al fine che ogni singolo istante della cerimonia e del ricevimento sia perfetto!
In numero variabile (ma mai più di otto):
- se sono meno di tre, apriranno il corteo nuziale entrando in chiesa in fila;
- se sono pari procederanno in coppia;
- se sono dispari una aprirà il corteo nuziale prima della sposa accompagnata dal padre e le altre seguiranno a coppie dietro la sposa ed eventuali damigelle e paggetti che sorreggono l’abito.
Ma per aggiungere nuovo al nuovo, anche se la tradizione li
colloca solo in matrimoni ultra-formali, perché non prevedere anche i garcons d’honneur?
Loro affiancheranno le damigelle sia nel corteo nuziale (dove
entreranno rigorosamente a coppie e si posizioneranno alla destra dello sposo
mentre le damigelle si sistemano ad ala intorno all’altare accanto a loro ed ai
testimoni) che in tutte gli incarichi di
cui abbiam parlato, occupandosi altresì di accompagnare gli ospiti ai
rispettivi posti in chiesa.
Ovviamente il numero complessivo tra damigelle e
“ragazzi d’onore” rimane sempre otto.. ma manco da dire vero??? Vorremo mica
avere più damigelle e garcons d’honneur
che invitati?? :-D
Il diletto o il dilemma a questo
punto è: come si vestono?
Non esistono formule ufficiali, ma a
nostro parere, il buon senso e le regole del galateo possono davvero aiutarci
moltissimo. Nelle cerimonie formali i garcons
d’honneur dovrebbero indossare il mezzo tight o il tight come lo sposo, ma
possono anche avere un abito elegante sempre però dello stesso colore corredato
dal classico fiore all’occhiello.
L’abito delle damigelle dovrà
necessariamente essere in linea con lo stile del matrimonio sia nelle scelte
dei tessuti che dei colori. Se il matrimonio si svolgerà nelle ore pomeridiane
e si protrarrà con un ricevimento serale
si opterà per un abito da cerimonia
lungo, diversamente ci si dovrà
attenere rigorosamente ad un abito da
cocktail al ginocchio o al massimo azzardare una longuette.
Sulle calzature, anche qui il buon gusto regna sovrano… la tradizione
vorrebbe che sia sposa che damigelle che invitate indossassero rigorosamente
scarpe chiuse e calze, ma per fortuna (per quanto ormai in vendita si trovino
articoli veramente raffinatissimi), è stata abbastanza sdoganata e quindi via
libera a sandali in satin o gioiello
purché con pedicure perfette!! A questo non sono ammesse deroghe di nessun
tipo!!!
Anche sul modello dell’abito non
esistono regole precise, ma una buona wedding planner dovrà consigliare la
miglior soluzione da adottare per non rischiare di fuoriuscire dallo stile del
matrimonio.
Di norma è bene che tutte le damigelle indossino lo stesso modello di abito e, se il fil
rouge lo consente, magari in tonalità differenti.
Ma per fortuna siamo
tutte di questo mondo e se, come
è giusto che sia, le amiche deputate a
fare le damigelle non provengono direttamente dalle passerelle delle sfilate
dell’alta moda milanese, è opportuno pensare alla realizzazione o di un
modello che renda giustizia a tutte oppure a modelli differenti ma similari, che possano valorizzare le diverse
fisicità senza che qualcuna possa sentirsi penalizzata e vivere non in
armonia quel giorno così importante.
A coronamento della vestizione non
possono mancare gli accessori: borsette
o fermagli per capelli, corsage o bouquet; quest’ultimo riprenderà in tutto
e per tutto il bouquet della sposa ma sarà assolutamente più piccolo e di minor
effetto di quello della protagonista indiscussa della giornata. Da ultimo,
regola di galateo, le spese per tutti gli accessori saranno a carico della
sposa.
Vabbè… dalla lunghezza del post direi
che è chiaro che non vedo l’ora di trovare la nostra prossima sposa con
damigelle al seguito!
Ciaoooooo!!!
Photocredits: @anniemcelwain.com; @erinheartscourt.com;
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